Come tutti sappiamo la politica italiana ha sempre considerato l’informatica un dettaglio, per non dire un fastidio. Lo Stato non ci ha mai investito, se non a livello di rete dove più che investimenti abbiamo visto sprechi e regali. I privati (che in buona parte succhiano soldi allo Stato) non hanno fatto molto meglio.
Nella patria del body rental non ha senso sperare che qualcuno parli di IT in modo ragionevole, da questo assunto la minchiata del giorno è “chiediamo i documenti a chi si registra ai social network”.
Invece di preoccuparsi che:
- I sistemi operativi (Microsoft, Apple, Google)
- I social network (Facebook, Twitter, Instragram)
- Le piattaforme email (Gmail, Outlook, Yahoo, AOL)
- Il Cloud (Amazon, Google, Microsoft, Apple)
- L’e-commerce (Amazon)
Tutto questo sia “made di USA”… di cosa si preoccupa la politica italiana? Di chiedere i documenti a chi si registra ad un “social network”!
C’è poi da capire cosa si intenda con social network? Io che ho un merdoso blog che consente i commenti, dovrei chiedere i documenti?
Facebook (e tutti gli altri soggetti interessati) dovrebbero integrarsi con tutte le anagrafi del pianeta? Oppure questo obbligo varrebbe solo per chi si connette da un IP di un provider italiano? In questo caso, uno che usa TOR o qualsiasi altra VPN è esentato? E uno straniero che vive in Italia come dovrebbe fare? Lo Stato Italiano garantirebbe un documento Francese o Brasiliano?
A me pare che sia una cazzata, utile giusto a occupare spazio sui giornale per non parlare di cose serie.