Dopo anni di duro lavoro ed impegno, mio ma non solo, IT Attitude è fallita.
Ho ricevuto l’altro giorno la chiamata da parte dell’avvocato che mi avvisava dell accaduto. C’erano state diverse udienze e diversi rinvii, un po’ dovuti alla pandemia, un po’ al girare di carte dovuto ai meccanismi legali. Io intanto ho provato a trovare una soluzione, cercando di proporre nuove attività a nuovi clienti, ma da solo non sono riuscito ad avviare attività sufficienti a rimettere a posto le cose.
Non è una bella sensazione quella del fallimento. Non è la prima volta che fallisco in qualcosa, però questa volta la cosa è più pesante.
La situazione che però mi sta veramente sullo stomaco è il fatto che tutto questo derivi dal mio errore di aver affidato il futuro della mia azienda ad un cliente di merda. Si è trattato di un errore fatale.
Che lavorare per UniCredit fosse rischioso l’avevo capito rapidamente, eppure nonostante tutto non ho lasciato quando avrei dovuto. Certo, adesso è facile capire quando avrei dovuto lasciare quella palude, però in effetti, con lucidità, anche all’epoca avrei dovuto capire che era un ambiente insano.
Come tutti i fallimenti resta l’esperienza, le competenze acquisite e soprattutto l’amicizia nata con persone fantastiche.
Non è la fine, restano da sistemare alcune situazioni e poi ci sono nuove avventure, però i coglioni girano.
In tutto questo l’udienza contro UniCredit era stata fissata a giugno… Vedremo che succederà, ormai anche solo per curiosità.